Economia
Banche: EBA, serve bad bank da € 1.000 mld
Una società di gestione a livello europeo, una vera e propria bad bank, che possa affrontare la massa di € 1000 mld di crediti deteriorati (Npl) aggregata degli istituti del Vecchio Continente. È quanto chiede il presidente dell'autorità bancaria europea (EBA) Andrea Enria. Le banche, secondo la proposta, trasferirebbero i crediti alla bad bank al loro valore di mercato e la differenza fra gli attuali prezzi di mercato e il valore reale potrebbe essere teoricamente esente dall'aiuto di stato e coperta, ad interim, dalla stessa bad bank e da investitori privati. Nel caso la bad bank non riuscisse, poi, a cedere questi crediti in un tempo prefissato (per esempio, tre anni), allora le banche dovrebbero riprendersi gli Npl e assorbire in toto le perdite, facendo partire la ricapitalizzazione preventiva dei singoli stati membri. Misura accompagnata quindi dal bail in, con perdite sugli azionisti. Non ci sarebbe, in tal modo, una mutualizzazione dei rischi sugli altri stati dell'Unione.
FMI: in Italia debito alto, le tasse non possono scendere
L'Italia è un tipico esempio di Paese con un alto rapporto tra PIL e debito pubblico. Lo afferma il FMI, sottolineando che la principale sfida per l'Italia è la ricomposizione di “cuscinetti” di bilancio al fine di perseguire una politica fiscale ben ancorata a una strategia di medio termine.
Unicredit: rischi se aumento fallisce
Titolo Unicredit pesante nelle contrattazioni a Piazza Affari, dove flette fino al 4% e poi viene sospeso. Nulla osta da parte della Consob al documento di registrazione predisposto dalla banca in vista dell'aumento di capitale da € 13 mld.
Mercato Immobiliare
Moody's: sofferenze bancarie in Italia hanno raggiunto l’apice, riduzione stock graduale
Il livello di sofferenze bancarie potrebbe aver raggiunto il suo apice. A dirlo l’agenzia Moody’s, secondo cui la percentuale di crediti problematici delle banche italiane potrà diminuire di circa il 17,6% nel 2017. Dati che mostrano come l’afflusso di nuovi crediti in sofferenza è in rallentamento, il che suggerisce che lo stock potrebbe aver raggiunto il suo picco. Secondo l’agenzia una grande quantità di crediti problematici continuerà a essere generata dal settore immobiliare e delle PMI.
Tecnocasa: in Lombardia, molti spazi liberi per gli immobili d'impresa
A Milano, la diminuzione, nel tempo, delle attività produttive ha portato alla liberazione di numerosi spazi, ora occupati da attività complementari al commercio, quali la pubblicità (studi di ripresa o posa), o per la realizzazione di magazzini per lo stoccaggio di merce. Lo afferma Tecnocasa nell'ultima analisi condotta sul mercato degli immobili d'impresa in Lombardia. Bassa la percentuale acquistata o locata dagli artigiani che, per loro natura, devono fornire un servizio rapido ed efficiente ai loro clienti, per esempio società nel campo fotografico (stampe e poster), oppure carrozzieri o autoriparatori che restano ancora in città. Minima la presenza di aziende operanti nella carpenteria metallica pesante o nell’industriale tradizionale, poiché oramai sono quasi tutte trasferite nell’hinterland.