Economia
Ocse alza stime Pil Italia 2017
In Italia il Pil crescerà dello 0,8% nel 2016, dello 0,9% nel 2017 e dell'1% nel 2018. Lo afferma l'Ocse nell'Economic Outlook di novembre. Rispetto alle prospettive economiche di settembre, rimane invariato il dato per il 2016 mentre la stima del 2017 è rivista al rialzo di 0,1 punti. Con riguardo all'area euro, la crescita sarà dell'1,7% nel 2016, dell'1,6% nel 2017 e dell'1,7% nel 2018.
Cgia: Fisco, 78,8% delle tasse pagate finisce nelle casse dello Stato
Il 78,8% delle tasse pagate dai contribuenti finisce nelle casse dello Stato centrale. A dirlo è l'Ufficio studi della Cgia, che precisa: su un ammontare complessivo di € 493,5 mld di imposte dirette (Irpef, Ires, Irap, e altro), indirette (Iva, Imu, imposta di registro, e altro) e in conto capitale (imposta sulle successioni e donazioni e altro) versate dagli italiani nel 2015, ben € 389 mld (78,8% del totale) sono stati incassati dall'Erario; € 69,7 mld dalle Regioni (14,1%), € 29,3 mld dai Comuni (5,9%); € 4,1 mld dalle Province (0,8%) e altri € 1,3 mld (0,3%) da altri enti locali (Asl, Consorzi di bonifica, Camere di Commercio e altro). Se poi si aggiungono i € 218,5 mld di contributi sociali effettivi (previdenziali + assicurativi) pagati dagli italiani, la Pubblica amministrazione incassa complessivamente € 712,1 mld.
Istat: fatturato industria a -4,6%
L'industria vede fatturato e ordinativi in calo a settembre, con una flessione rispettivamente del 4,6% e del 6,8% rispetto al mese precedente, indica l'Istat, sottolineando che ad agosto si erano registrate variazioni eccezionalmente positive con un +10,3% per il fatturato e +9% per gli ordinativi, secondo l'ultima revisione. Nel confronto con l'anno precedente, il calo degli incassi si riduce a -0,3%, mentre per gli ordini c'è un aumento del 2,6% nei dati grezzi. Il fatturato si riallinea a livelli poco inferiori rispetto a quelli di luglio.
Mercato Immobiliare
Savills: investimenti in Europa, risultati migliori dai mercati non-core
Il volume degli investimenti nell’immobiliare commerciale è cresciuto quest’anno in più della metà dei mercati europei, con alcuni mercati non-core che mostrano crescite anche più forti dei mercati core. È quanto emerge dall’ultimo studio sul commercial real estate pubblicato da Savills. Il volume di investimento complessivo nei 15 mercati europei monitorati dalla società è diminuito del 29% annuo nei primi nove mesi del 2016 a un totale di € 122 mld. Gli investimenti sono scesi del 18% in Germania e del 19% in Spagna, ma sono cresciuti del 18% in Francia, 23% in Svezia e Italia, 27% in Polonia e persino del 36% in Irlanda.
Nomisma: il 2016 si chiuderà con aumento di circa +12,3% delle transazioni
Secondo l’analisi del 3° Osservatorio Immobiliare 2016 di Nomisma, in un contesto fattosi nuovamente incerto, il mercato immobiliare italiano prosegue il suo percorso di faticosa risalita. Ad alimentare le ambizioni di rilancio è, in particolare, il ritorno di interesse della domanda per l’investimento immobiliare diretto che, nonostante la precarietà delle prospettive e le fragilità reddituali, nel nostro Paese rimane un pilastro dell’allocazione familiare.