“Per molti settori la pandemia, che ha influito fortemente sulla vita di tutte le persone, ha agito da acceleratore di trend già in essere”. Così Fabrizio Palenzona, Presidente del Gruppo Prelios, intervistato dal Direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini nel corso del Real Estate & Finance Summit, evento che il 19 maggio ha posto sotto i riflettori la ripresa del settore dopo la pandemia Covid19. “Nel settore immobiliare abbiamo assistito al consolidamento di un nuovo sistema dell’abitare strettamente collegato a una nuova mentalità molto legata ai servizi, a prezzi accessibili, e al miglioramento della qualità della vita. Parliamo di senior e student housing, per esempio, oltre a una nuova offerta di immobili residenziali di qualità in affitto. Non solo: sono emerse nuove esigenze e un’attenzione ad asset class quali logistica, data center, o il mercato del self storage che era pressoché sconosciuto in Italia”.
Secondo il Presidente di Prelios “Questo nuovo approccio all’immobiliare si unisce a un’enorme liquidità disponibile sui mercati e alle grandi potenzialità di sviluppo dell’Italia, che dispone di una filiera immobiliare tra le più interessanti. La crescita del settore, sono certo, sarà sempre più incalzante, ma dipende da due fattori imprescindibili: certezza del diritto e delle regole, e tempi di esecuzione definiti. Abbiamo la fortuna di avere una credibilità legata alla presenza di Mario Draghi al Governo, abbiamo città stupende nel nostro Paese e, se siamo in grado di realizzare progetti interessanti come ha fatto Milano, abbiamo grandi investitori stranieri interessati a investire nel più bel Paese del Mondo”. Gli investitori internazionali ci sono ma, aggiunge Palenzona, “saranno ancora più attivi ma sapremo rispondere a un’esigenza centrale di regole e di efficacia, perché quel che frena è il caos delle norme e degli interlocutori”.
Per il numero uno del Gruppo Prelios “è necessario intervenire rapidamente sui noti problemi di trasparenza ed efficienza che spesso le amministrazioni dimostrano di avere, attuando le riforme di cui il Paese ha bisogno: in questo modo si potrà assicurare all’investitore, sia italiano sia internazionale, l’affidabilità di cui necessita per progetti importanti come quelli immobiliari. E così le risorse del Recovery Plan potranno essere impiegate al meglio”.
Sul fronte del credito “I prossimi mesi non saranno semplici perché scadranno le moratorie, e la ‘ondata di Utp’, di inadempienze probabili, stimata in 130 miliardi di euro di cui si parla ci sarà sicuramente. Ma non ci travolgerà, perché sappiamo come gestirla. Il nostro sistema bancario non è più ‘annichilito’ come nel 2009, le banche italiane hanno basi molto più solide e vi sono strumenti già sperimentati, come la garanzia pubblica Gacs, oltre a servicer specializzati affermatisi nel tempo, come per esempio Prelios o Amco, impegnati a gestire e smaltire nel modo più efficace ed efficiente queste posizioni”.
Il Presidente del Gruppo Prelios ha concluso la conversazione con il Direttore de Il Sole 24 Ore affermando “Sono realista, ma anche ottimista. Perché ora c’è un settore collaudato in grado di gestire queste realtà imprenditoriali classificate come Utp. Che sono aziende vive, in temporanea difficoltà finanziaria, da salvare con gli strumenti giusti se hanno capacità di innovazione e di stare sul mercato”.