“Possiamo stimare un incremento degli stage 3, prevalentemente Utp, tra i 90 e i 100 miliardi di euro nei prossimi 2-3 anni in Italia”. Così Riccardo Serrini, CEO del Gruppo Prelios, in una conversazione con Massimo Gianolli, CEO di Generalfinance S.p.A. nel corso dell’Utp Summit de Il Sole 24 Ore svoltosi a Milano il 22 giugno. Guidato da Marco Ferrando, Capo redattore Finanza del principale quotidiano economico-finanziario italiano, il confronto si incentrava su “Il ruolo degli Utp, un mercato da 100 miliardi di euro, nella ripresa dell’economia nazionale post pandemia”.
Per Riccardo Serrini, “la stima di 90-100 miliardi in 2-3 anni è basata sulla solida correlazione del GDP italiano con il totale finanziamenti erogati dalle banche e la percentuale di default conseguente, che è ovviamente inversamente correlata. Applichiamo semplicemente quello che è successo nelle serie storiche, peraltro avvalorate dal picco di crescita degli stage 2, che sono aumentati del 70% negli ultimi due anni e costituiscono il 14% circa del totale dei finanziamenti performing”.
Serrini ha proseguito sottolineando che “d’altro canto le banche hanno continuato in maniera attiva ed efficace il piano di deleveraging, che ha portato gli stage 3 al minimo storico, con una riduzione di oltre il 30% sempre negli ultimi due anni, sfruttando appieno le cartolarizzazioni pubbliche di Npl con l’utilizzo della Gacs e la buona liquidità per le cessioni di portafogli Utp”. Per il CEO del Gruppo Prelios, “persone-tecnologia-dati sono, nell’ordine, le priorità per il nostro Gruppo, che ha superato i 41 miliardi di asset under management, per aggredire la sfida dei prossimi anni. Affrontare la crisi d’impresa nella fase iniziale, già dalla fase high-risk nel mondo performing, è importantissimo per poter essere proattivi ed efficaci nel riportare in bonis le aziende in temporanea difficoltà. Operare con tecnologia all’avanguardia, che utilizza processi di machine learning e sfrutta i dati, è la chiave per avere strumenti di gestione a supporto dell’attività del gestore. Il Gruppo Prelios investe quasi 20 milioni di euro all’anno in tecnologia e innovazione, oltre alla fondamentale formazione e selezione dei propri asset managers, che sono motore e risorsa principale”.
A questo link puoi guardare l'intervento di Serrini e Gianolli all'UTP summit: