Riccardo Serrini, CEO del Gruppo Prelios, intervistato da Monitor Immobiliare al Forum Scenari di Santa Margherita

Le previsioni più drammatiche si sono in parte avverate, inizialmente. Ma da giugno in poi abbiamo assistito a un rebound molto importante, tra l'altro con una più rapida forma a V e non con la lunga ripresa a U.

“Non possiamo lamentarci: agli inizi della pandemia gli scenari erano tutti terribilmente negativi”. Riccardo Serrini, ceo del Gruppo Prelios, intervistato da Monitor Immobiliare al Forum Scenari di Santa Margherita. “Le previsioni più drammatiche si sono in parte avverate, inizialmente. Ma da giugno in poi abbiamo assistito a un rebound molto importante, tra l'altro con una più rapida forma a V e non con la lunga ripresa a U, o il catastrofico andamento a L che diversi economisti ipotizzavano” ha aggiunto Serrini alla testata diretta da Maurizio Cannone.

“Nell'immobiliare vediamo forte interesse da parte degli investitori, logicamente con maggiore attenzione e prudenza, vista la discesa così importante del prodotto interno lordo, e più forti aspettative di ritorno. Ma sul mercato c'è liquidità”. Nei crediti deteriorati, secondo il ceo di Prelios “ci aspettiamo, come tutti gli istituti di ricerca, un forte incremento delle Npe, almeno 80 miliardi complessivi tra Utp e Npl in due o tre anni. Quasi un raddoppio, e fortissima componente di Utp. Come leader di mercato in questo settore, ci attendiamo un forte incremento di lavoro, anche a fianco degi investitori istituzionali, per contribuire a recuperare aziende in difficoltà e rimettere in moto tutta l'economia del Paese”.