Economia
Istat: pressione fiscale nel 2015 al 43,5%
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, la pressione fiscale nel 2015 è al 43,5%, in calo di 0,1 punti su base annua e in rialzo di 0,2 punti sulla stima precedente. La correzione è dovuta alle risorse affluite dal sistema bancario italiano al Fondo Nazionale di Risoluzione (€ 2,3 mld) nell'ambito del Salva-banche, registrate come imposte indirette, mentre i fondi trasferiti dal Fondo stesso per coprire le perdite delle banche commissariate (circa € 1,7 mld) sono stati contabilizzati all'interno delle uscite in conto capitale.
Istat: disoccupazione risale, a febbraio 11,7%
Secondo i dati provvisori dell'Istat, torna a salire il tasso di disoccupazione a febbraio: è pari all'11,7%, , in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a gennaio. L'Istat stima che i disoccupati a febbraio siano aumentati di circa 7.000 unità, con un aumento percentuale dello 0,3% che sintetizza un dato di crescita tra gli uomini e di calo tra le donne.
Istat: rapporto deficit-Pil 2015 confermato a 2,6%
L'Istat rileva che nel quarto trimestre 2015 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 2,2%, risultando inferiore di 0,2 punti percentuali rispetto a quello del corrispondente trimestre del 2014. Nel 2015, il rapporto tra deficit e Pil è stato pari al 2,6%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto a quello del 2014.
Inps: pensioni, in 500.000 la ricevono da oltre 36 anni
Secondo i dati diffusi dall’Inps, in Italia sono più di 474mila le persone in pensione da oltre 36 anni. Il dato solleva nuovi quesiti sulla sostenibilità, soprattutto sul divario tra vecchi e nuovi pensionati. Il presidente Inps Tito Boeri torna sull'ipotesi di un contributo di solidarietà dalle pensioni più elevate.
Mercato Immobiliare
IPD Indice Immobiliare Italiano Annuale
L'Indice Immobiliare Italiano Annuale IPD misura il rendimento degli immobili a reddito nel periodo che intercorre tra due valutazioni fornite dagli esperti indipendenti. Nel 2015 il rendimento è stato 4,2%.
Barometro CRIF: +31,0% la domanda di mutui nel I trimestre 2016
Il Barometro CRIF relativo alla domanda di mutui da parte delle famiglie italiane, aggiornato a marzo 2016, ha evidenziato come nel mese il numero delle domande di mutui ipotecari presentate dalle famiglie italiane ha fatto registrare una crescita pari a +17,3% rispetto a marzo 2015 (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi). Il dato rilevato nel mese appena concluso porta la domanda aggregata di mutui nel I trimestre 2016 a segnare un incremento del +31,0% rispetto al pari periodo dello scorso anno, sostenuta dalle condizioni favorevoli offerte dalle aziende di credito e dalle surroghe. Al contempo, però, non accenna a fermarsi la continua contrazione dell’importo medio richiesto, che nel mese di marzo si è attestato a 122.879 Euro contro i 123.333 Euro di marzo 2015, ben lontano dal picco di 139.476 Euro (-11,8%) rilevato a marzo 2010. Relativamente alla distribuzione della domanda di mutui per fascia di durata, invece, la classe compresa tra i 15 e i 20 anni è risultata essere quella maggiormente richiesta nel periodo di osservazione, con una quota pari al 23,3% del totale.