Economia
Borsa: Europa cauta, Milano -0,4%
Si muovono con cautela le Borse europee dopo un avvio in rialzo, in concomitanza con l'inatteso balzo della produzione industriale in Francia a novembre (+2,2%, quasi 4 volte l'incremento previsto). Londra (+0,15%) e Francoforte (+0,02%) si muovono sopra la parità, mentre Parigi (-0,1%), Milano e Madrid (-0,4% entrambe) sono in calo.
Bankitalia: sofferenze bancarie a € 199 mld
Le sofferenze bancarie lorde giungono a novembre a quota € 199 mld contro € 198,5 mld di ottobre ed € 201 dello stesso mese del 2015. Secondo quanto si ricava dai dati della Banca d'Italia, la variazione sui dodici mesi delle sofferenze - senza correggere per le cartolarizzazioni e le altre cessioni - è stata pari a -1,7% (-1% a ottobre). Con le correzioni, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è stato a novembre dell'11,8% (12% nel mese precedente).
Istat: prezzi case in calo del 0,9% dal 2015
Nel terzo trimestre del 2016, l'indice Istat dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dello 0,9% nei confronti dello stesso periodo del 2015, sulla base delle stime preliminari. Il calo tendenziale si accentua dal -0,8% del secondo trimestre 2016.
Istat: calo inattivi, sale tasso disoccupazione (11,9%), quella giovanile risale al 39,4%
Il tasso di disoccupazione a novembre torna a salire nonostante la crescita dell'occupazione. Il valore, spiega l'Istat, si attesta all'11,9% in aumento di 0,2 punti su base mensile e di 0,5 punti rispetto a novembre 2015, al livello più alto dopo giugno 2015. I disoccupati salgono a quota 3.089.000, in aumento di 57.000 su ottobre e di 165.000 su novembre 2015. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni a novembre calano di 93.000 unità su ottobre e di 469.000 su novembre 2015. Il tasso di inattività è ai minimi storici (34,8%).
Mercato Immobiliare
2017: l'anno della ripresa, previsto aumento compravendite dell'8%
Il 2016 si è appena concluso e anche per il mercato immobiliare è tempo di bilanci. Un bilancio positivo che vede soprattutto nell’aumento, atteso, delle compravendite immobiliari l’aspetto più importante. I dati, resi pubblici dall’Agenzia delle Entrate, evidenziano che nei primi nove mesi del 2016 c’è stato un incremento medio delle transazioni del 20,4%. Un trend significativo dunque, trainato soprattutto dalla diminuzione dei prezzi e dai mutui più accessibili. La domanda dinamica e l’offerta che inizia a diminuire, soprattutto sugli immobili di qualità, potrà determinare un’ulteriore contrazione delle tempistiche di vendita. Le compravendite per il 2017 sono attese ancora in aumento (tra +6% e +8% a livello nazionale) e tale trend interesserà tutte le realtà territoriali. Sul versante prezzi ci aspettiamo una chiusura dell’anno con un calo tra -2% e 0% e un leggero aumento (tra 0% e +2%) per il 2017, ma solo per le grandi città, mentre per i capoluoghi di provincia e per l’hinterland delle grandi città occorrerà aspettare il 2018.